GRENADINES DREAM – ISLAND STYLE
Grenadines Dream – 11 giorni / 10 notti
Siamo qui a presentare una nuova crociera alla cabina: Dream Grenadines, 11 giorni, che è un’estensione di una nostra precedente crociera di 8 giorni, vale a dire la “Martinique Dream”.
Inizia la crociera dei tuoi sogni alle Grenadine nel tranquillo porto di Le Marin, in Martinica. Preparati a vedere le attrattive più belle di questa destinazione, tra cui Bequia, Mustique e Mayreau, così come le meravigliose Tobago Cays con le sue meravigliose barriere coralline. Fai snorkeling nelle lagune incontaminate ed esplora i pittoreschi villaggi della zona. La visita di Saint Lucia e Saint Anne (in Martinica) completano questa nuova, indimenticabile avventura di 11 giorni.
La vita a bordo dei nostri lussuosi catamarani, offre un rifugio confortevole in cui tornare dopo aver trascorso le tue giornate ad esplorare questo splendido arcipelago.
Tra gli itinerari più belli del mondo, le Grenadine sono un gruppo di 600 isole delle Piccole Antille – situate nel Mar dei Caraibi, a nord dell’isola di Grenada e a sud dell’isola di Saint Vincent. Le Grenadine settentrionali includono tra le isole principali Bequia, Canouan, Mustique, Mayreau e Union, tutte comprese nello stato indipendente di Saint Vincent e Grenadine.
Le isole meridionali – di cui le principali sono Carriacou e Petit Martinique – appartengono allo stato indipendente di Grenada.
La nostra base di partenza sarà invece la Martinica; la seconta tappa Santa Lucia.
Se stiamo pensando a una vacanza ai Caraibi, prendiamo subito in considerazione l’isola di Martinica, uno splendido gioiello turistico delle Piccole Antille. Appartiene al territorio francese ed è un’isola vulcanica (1.080 chilometri quadrati) con spiagge bianche, chilometriche, mare turchese e fitte foreste tropicali. Qui il ritmo è tranquillo, proprio adatto a persone che vogliono rilassarsi. Il suo clima è estivo in tutte le stagioni, mai torrido perché rinfrescato con costanza dagli alisei. I mesi migliori per godersi una vacanza in questo luogo sono da dicembre ad aprile, per evitare le precipitazioni.
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Location della partenza
Palm Cay Marina Yamacraw Hill Rd Nassau, New Providence, Bahamas -
Orario di partenza
Imbarco dalle ore 17.00 alle 24.00 -
Orario di ritorno
Sbarco alle ore 9.00 a.m. - Palm Cay Marina Yamacraw Hill Rd Nassau, New Providence, Bahamas -
Incluso
Spese di apertura pratica (includono l'assicurazione medico/bagaglio e l'iscrizione al viaggio) € 35 per persona -
Non incluso
AsciugamaniAssicurazione annullamento viaggio - 3,5% del costo dell'importo pagatoAssicurazione medico/bagaglioBiancheria da letto (lenzuola e federa)CarburanteCosti di cambusa (dai quali ne è escluso lo skipper)Costi di ormeggio (nei porti o al "gavitello")Pulizie finali imbarcazioneSkipper italianoTrasferimento da e per il porto di imbarcoVoli
Itinerario Tour
ITINERARIO DELLA CROCIERA
SAINT LUCIA
Che sia unica lo si capisce già guardando la sua bandiera: un triangolo nero con all’interno uno più piccolo giallo abbracciati da una linea bianca su fondo azzurro. Se è facile capire che il celeste rappresenta l’Oceano Atlantico e il Mar dei Caraibi, bisogna proprio arrivare a Saint Lucia per restare a bocca aperta di fronte alla maestosità dei due Pitons, vulcani fratelli di 798, il Gros, e 743 metri, il Petit, che sembrano sorgere direttamente dagli abissi.UNION ISLAND
Union Island è il “centro nevralgico” delle Grenadine del sud. Colori vivi, gente sorridente e calore locale sono le caratteristiche del villaggio di Clifton, dove si possono trovare anche servizi per le imbarcazioni (acqua, gasolio, meccanico e…. pontili!). Clifton è anche un’ ottima base per una vacanza a terra: si può soggiornare in uno dei diversi hotel o guest house per visitare giornalmente le isole circostanti, da Palm Island a Tobago Cays, affidandosi alle cure dei ragazzi locali oppure prenotando qualche day charter boat.Quasi d’obbligo l’aperitivo al tramonto su Happy Island, raggiungibile solo in tender o facendosi accompagnare dai ragazzi locali sulle loro barchette: isolotto all’ingresso del porto costruito in sassi e conchiglie di lambi da un simpatico rasta che con tempo e pazienza ne ha ricavato una sorta di bar. Per chi è in cerca di vita notturna alle Grenadines, il vilaggio di Clifton è uno dei pochi che offre qualcosa: ristoranti per tutti i gusti e tutte le tasche, steel band, locali e “discoteche” che si animano soprattutto il venerdi sera. Va specificato che chi si aspetta il seratone tipico della Riviera romagnola, della Versilia o della Sardegna verrà inevitabilmente deluso: niente di tutto ciò, ma da rimarcare sicuramente il folklore locale e soprattutto l’entusiasmo degli abitanti per questo appuntamento settimanale, quando dal bambino alla nonnina tutti ballano per strada pronti a far festa, coinvolgendovi senz’altro con il loro ritmo. Poco lontano c’è il villaggio di Asthon, secondo ed ultimo agglomerato urbano di Union, meno battuto turisticamente quindi molto locale.
Nella parte ovest dell’isola si trova Chatham Bay, baia molto tranquilla e protetta abbracciata dal verde circostante, raggiungibile solo via mare. Decisamente diversa dalle altre spiagge, ha un suo fascino tutto da scoprire. A Union Island c'é il rilievo più alto delle Grenadines, il Mount Taboi, 305 m di altezza, da cui si gode di un panorama spettacolare.
PALM ISLAND
Altra isola privata nelle Grenadine del sud, ospita un resort di alto livello con annesso ristorante e bar. Come per Petit St. Vincent per i turisti in barca è sempre permesso scendere sulla spiaggia e recarsi al bar.
PETIT ST VINCENT
La migliore Pina Colada dei Caraibi la troverete proprio all’unico bar di Petit Saint Vincent. L’isola, minuscola e montagnosa, è interamente occupata dal Petit Saint Vincent Resort, che offre servizi di lusso per un soggiorno all’insegna del relax. Per quanti arriveranno in barca è comunque permesso scendere sulla spiaggia, recarsi al bar o cenare all'ottimo ristorante. L’acqua di Petit Saint Vincent presenta sfumature cromatiche dal blu più intenso al bianco trasparente che non vi permetteranno di distogliere lo sguardo fino al calar del sole.
MORPION
Che dire di questo mucchietto di sabbia in mezzo al mare aperto? Circonferenza 130 metri, al centro un ombrellone di paglia, tutto intorno un reef che crea piscinette naturali che invitano a sdrairsi lasciandosi cullare dalle onde che dolcemente superano il reef. Curiosità: l’ombrellone ancora oggi esistente fu installato su Morpion per una campagna pubblicitaria della Martini negli anni ’70.
TOBAGO CAYS
4 isolotti selvaggi racchiusi in un reef, più un quinto all’esterno del reef stesso formano le Tobago Cays: non si possono descrivere a parole. Bisogna andarci. Snorkeling, diving, lunghe nuotate in compagnia di pacifiche tartarughe, passeggiate su queste spiagge finissime, foto con gli iguana saranno le vostre attività della giornata, mentre la sera l’occasione di vita mondana potrà essere un barbecue di aragosta sulla spiaggia, organizzata dai simpatici ragazzi locali. Petit Tabac, l’isola esterna al Reef, è stata scelta per girare altre scene de “Pirati dei Caraibi”; è avvicinabile solo durante il giorno in quanto non offre un ancoraggio sufficientemente sicuro per passarvi la notte.
MAYREAU La lunghissima spiaggia di Salt Whistle Bay è sicuramente la miglior interpretazione visuale di ciò che nell’immaginario collettivo intendiamo per Caraibi. Finissima sabbia bianca, acqua cristallina, palme da cocco piegate dal vento fino a sfiorare l’acqua e una sola striscia di sabbia che divide l’Oceano Atlantico dal Mar dei Caraibi. E’ proprio su questa spiaggia che troviamo l’omonimo ristorante, dove gustare ottima cucina locale con il giusto rapporto qualità/prezzo. E’ possibile anche fare un barbecue sulla spiaggia organizzato dai ragazzi del posto.
Molto bella e con ancoraggio ben protetto è Saline Bay. Le due baie sono collegate da un’unica strada che attraversa la collinetta che le divide, passando dal solo villaggio abitato dell’isola. Narra la storia che in tempi di schiavitù sotto il dominio inglese Mayreau fosse nient’altro che un isolotto arido, utilizzato solo per alloggiare gli schiavi di scorta per le piantagioni delle altre isole più fertili. Al momento dell’abolizione della schiavitù, gli schiavi di Mayreau furono abbandonati a loro stessi ed al loro destino. Fu un sacerdote benedettino di origine belga che si prese a cuore la loro situazione e si installò sull’isola per iniziarli alla pesca, alla coltura del terreno e alla raccolta di acqua piovana. Nel 1929 costruì una chiesa in pietra, proprio sulla sommità della collina per ammirare dall’alto il paradiso terrestre di Tobago Cays. In suo onore lo scoglio di fronte a Saline Bay è stato ribattezzato dai locali l’Ile du Sacerdote. Mayreau, una delle più piccole delle isole Grenadines, conta circa 250 abitanti concentrati principalmente a Station Hill, dove ci sono diversi ristoranti locali, molto colorati e vivaci. Il più rinomato è senz’altro quello di Robert the rasta-man, vivacissimo personaggio che non mancherà di coinvolgervi con la sua musica reggae ed i suoi rinomati cocktails.
MUSTIQUE
L’isola vip. Curata nei dettagli, offre una vacanza di tutto relax: é possibile affittare settimanalmente alcune delle 90 lussuosissime ville superaccessoriate, con piscina privata e personale di servizio. Immancabile l’aperitivo al Basil’s bar, che si affaccia su Britannia Bay, una delle baie più turchesi e cristalline delle Grenadines dove non è affatto escluso di trovarsi a fianco di Mick Jagger, David Bowie, Tom Hilfiger, Hugh Grant, Bryan Adams, Kate Moss, Pierce Brosnan o addirittura la principessa Margaret d’Inghilterra. Gli altri due ristoranti dell’isola, di alto livello, offrono entrambi menu molto ricercati: il Cotton House, con annessa spiaggia di finissima sabbia bianca, era una volta un cotonificio ed è parzialmente allestito con i macchinari a suo tempo usati per la tessitura del cotone. Il Firefly, esclusivo hotel di charme, è situato su una collinetta dell’isola e potrete godere di uno splendido panorama gustando prelibatezze locali e nouvelle cuisine. Una visita dell’isola è possibile anche in una sola giornata: in taxi o noleggiando la caratteristica automobilina elettrica (possibile solo se in possesso della specifica patente, acquistabile in loco e valida solo nell’isola di Mustique): si può così fare tutto il giro dell’isola visitando esternamente tutte le ville vip e terminare il tour con un rinfrescante bagno a Macaroni Beach, rinomata per gli immancabili cavalloni creati dalle onde che si infrangono sulla spiaggia orientata a est. Anche le altre spiagge dell’isola sono molto belle e ricche di barriere coralline.
Visitando Mustique è facile incontrare molte tartarughe, talmente numerose da ispirare addirittura una scultura a loro dedicata.
CANOUAN Charlestown é il capoluogo dell'isola, la sua baia presenta una bella spiaggia e lunga spiaggia di sabbia bianca protetta dalla barriera corallina, adatta al nuoto e allo snorkelling. Canouan è per metà occupata dall’esclusivo e lussuosissimo Raffles Resort che si affaccia sul reef sopravento dell’isola, denominato The Pool. E’ possibile, per chi si ferma un solo giorno in barca, acquistare uno dei pacchetti proposti per usufruire dei servizi del resort: ristorante, spa, casinò, ed il Trump International Golf Club di 18 buche.
BEQUIA Bequia è la seconda isola più estesa delle Grenadines, dopo St.Vincent, e conta circa 5000 abitanti. Nel 1675 i sopravvissuti al naufragio della nave Palmyra che trasportava schiavi dall’Africa si mescolarono alle popolazioni locali, Arawak e Caribi, di forte indole guerrigliera, cosa che riuscì ad arginare la presenza dei coloni francesi sull'isola, dove comunque vennero impiantate officine per la lavorazione dello zucchero e dell'indaco. Col passaggio alla dominazione inglese nel 1763 venne introdotta anche la coltivazione del cotone e importata nuova manodopera dall'Africa, ma con l'emancipazione degli schiavi nel 1834 l’unica possibilità di sopravvivenza era rappresentata dal mare e dalle sue risorse naturali. Fu così che a Bequia si sviluppò in maniera quasi naturale la caccia alla balena, ancora oggi praticata nel numero limitato di 4 esemplari per anno e sotto i dettami del International Whaling Commission, ad esempio è possibile usare solo fiocine manuali. Si puo' visitare L'Antheneal's Private Petite Museum di Friendship Bay, dove sono esposti tutti gli attrezzi dell’epoca e numerose foto. Il museo è gestito da un anziano ex pescatore di balene, sempre disponibile a raccontare agli avventori le proprie esperienze. Bequia vanta anche una forte tradizione di costruzione di barche da pesca.
Admiralty bay è la baia che si affaccia ad ovest dell’isola e si presenta con due stupende spiagge di sabbia bianca. Port Elizabeth, il capoluogo dell'isola, é ricco di locali, piccoli bar, ristoranti, negozi e un coloratissimo mercatino di frutta e verdura che merita bene una visita anche se non si ha bisogno di comprare niente: i ragazzi rasta del mercato sono davvero molto socievoli e divertenti e completamente invasi da questi profumi ed odori tropicali non riuscirete ad andarvene senza almeno un sacchettino di spezie locali… e qualche decina di foto! Dory’s è una simpatica signora che a dispetto della difficoltosa reperibilità di alimenti europei nelle Grenadines, negli anni ha allestito un negozietto nella via parallela alla strada principale nel villaggio di Port Elizabeth: dal mascarpone al necessario per fare il sushi, potrete trovare tutto ciò che cercate, ovviamente non a buon mercato.
A Port Elizabeth c'è il museo delle tartarughe. Per ulteriori informazioni sulle tartarughe di Bequia: http://turtles.bequia.net/ Nel’estrema punta sud dell’isola c’è il famoso Moonhole, un arco naturale nella roccia che sembra essere coperto dalla luna in certi giorni del mese. Sotto questo arco naturale nel 1960 Sir Tom Jhonson cominciò a costruire abitazioni interamente scavate nella roccia, ma lo sgretolio della roccia stessa causò l’abbandono del progetto. Ad oggi ci sono una ventina di dimore, poche abitate e molte abbandonate alla natura che ha preso il sopravvento. Petit Nevis è l’isolotto subito di fianco a Bequia, nella parte est. Non è abitato e non è consigliabile l’ancoraggio notturno, ma trovandosi esattamente sulla rotta per Mustique è piacevole farvi una mini sosta: innanzitutto per un bagno rinfrescante, ma anche perché è il luogo in cui, così si dice, vengono portate le balene una volta cacciate.
ST. VINCENT
Il nome St. Vincent è dovuto al giorno della sua scoperta, il giorno di San Vincenzo del 1498. E' l'isola principale dell’arcipelago e con i suoi 345 km quadrati copre il 90% del territorio, è lunga 29 km e larga 18 km. Capitale amministrativa di St Vincent & Grenadines, è un’isola di origine vulcanica, le spiagge di sabbia scura creano un curioso contrasto con il verde intenso della vegetazione, un tocco di selvaggio che difficilmente si può ammirare in altri luoghi. Non a caso St Vincent è stata scelta per girare la saga di film “Pirati dei Caraibi”. Chi non ricorda la primissima scena in cui un tenebroso Johnny Depp scende sul pontile di legno proprio un attimo prima che la barca affondi? A Wallylabu Bay si può ancora visitare il set originale del film e addirittura camminare sullo stesso pontile.Kingstown è la capitale non solo dell’isola ma di tutto lo stato di St.Vincent & Grenadines, conta 40.000 abitanti sui totali 112.000 dell’isola. Nel centro della città, sulle due grandi vie del porto, c’è tutta la concentrazione del commercio locale, compreso un coloratissimo mercato della frutta, verdura, pesce e carne dal lato di Bay Street. Sempre a Kingstown, sulla strada che porta a Fort Charlotte - il punto più panoramico della baia - si trova il più antico giardino botanico del nuovo mondo. A nord dell’isola ci sono le cascate “Baleine Falls”, raggiungibili a piedi con una breve ed avventurosa passeggiata nella foresta, che prevede anche l'attraversamento di un ponte sospeso. Troumaca è una minuscola baia, molto tranquilla e silenziosa, ideale per quanti sono alla ricerca di relax totale. Nell’estremo sud dell’isola si trovano Young Island e l’attigua spiaggia Blue Lagoon.
- annullamento individuale in forma estesa
- indennità per eventuale ritardo nella consegna dell’imbarcazione in conseguenza di guasto o cattivo tempo
- responsabilità civile del passeggero
- rimborso della quota di viaggio non usufruita in caso di interruzione viaggio