Mille sfumature di turchese
Uno spensierato stile di vita!
Nella Polinesia Francese, il più grande degli arcipelaghi polinesiani sono le Isole Tuamotu – le cui 76 isole ed atolli sono sparpagliati su un’area superiore a 20 000 kmq – per lungo tempo addormentato, è ritornato alla vita grazie all’insediamento di circa 250 aziende perlifere ed allo sviluppo del turismo legato alla ricchezza dei suoi luoghi per le immersioni subacquee che lo rendono una meta da non perdere. Le modeste abitazioni delle isole Tuamotu affascinano per i loro muri spesso imbiancati a calce. Sono molto graziose per via della decorazione particolarmente curata delle stanze rallegrate da cuscini e “tifaifai”, da collane e da oggetti fatti con le conchiglie. Nelle vicinanze non è raro trovare la riserva di pesci famigliare, vera e propria dispensa, dove banchi di caranghi, becchi d’anatra e pesci pappagallo compiono vere e proprie evoluzioni. I bambini possono scegliere come compagni di gioco i piccoli squali dormienti. Al di sopra della vasta laguna interna agli atolli, si può generalmente distinguere la sagoma dei pontili e delle attrezzature delle aziende perlifere, spesso meta d’escursione da parte dei turisti curiosi di conoscere il loro metodo di coltura e di ammirare le perle. La lontananza non implica affatto assenza di comfort ed isolamento. La dolce energia solare procura elettricità ed acqua calda e tutti i mezzi di comunicazione più moderni sono presenti in questi atolli. Per contro, l’acqua resta un bene prezioso e tutti i mezzi di raccolta sono adoperati a tale scopo, in particolare grazie alla presenza di cisterne. Lontano dal trambusto delle città, le Tuamotu offrono tutto ciò che può sognare il Robinson che sonnecchia in ciascuno di noi. Si tratta dell’ estraneamento totale dal proprio ambiente, in simbiosi con gli elementi naturali marini, tra cielo e mare, dove l’uomo impara a vivere, fuori dal tempo.
Tikehau
«Su questo atollo quasi circolare, vero e proprio anello di Eden, rinomato come uno dei più pescosi del pianeta, la calma e la serenità hanno tessuto, fra cielo e mare, la trama segreta di una ritrovata armonia. Selvaggio, naturale, autentico… Tikehau è proprio l’atollo di Robinson Crusoe, con i suoi lunghi nastri di sabbia rosa o bianca, ancora vergini, che orlano una laguna turchese del diametro di 26 chilometri, dove abbondano le specie marine più fantastiche e insolite.»
Rangiroa
«Rangiroa, “il grande cielo” nella lingua Puamotu, é uno di quegli atolli che si sognano senza crederci troppo, uno di quei mondi fantastici alle porte dell’utopia che la mente ci propone quando l’immaginazione viaggia lontana, molto lontana…Ma non abbastanza lontana per rappresentarsi questa striscia d’isolotti, dove il blu del cielo s’immerge in una laguna turchese che potrebbe contenere l’isola di Tahiti ed i cui fondali ospitano un universo insospettato.»
Le altre Isole
«Le isole Tuamotu offrono la possibilità riscoprire la bellezza della natura. L’arcipelago è composto anche da Anaa, Arutua, Fakarava, Kaukura, Manihi, Mataiva, Nukutavake, Takapoto, Takaroa»
Da sapere ..
Perchè le Isole Tuamotou ?
In molti lo considerano il più bel posto del mondo
Le perle di Rangiroa
Le spiagge bianche e rosa di Tikehau
I villaggi di Fakarawa
Le immersioni con gli squali, le tartarughe, i barracuda ed i delfini
E’ una Polinesia “alternativa”
Posizione:
Le Tuamotu comprendono 76 isole e atolli (isole basse), sparsi lungo un arco di 1500 chilometri, collocati a ovest delle isole della Società e a sud delle Marchesi.
Secondo la mitologia tahitiana, il dio Tukerai, per divertimento, provocò una tempesta tale che le correnti sottomarine agitarono l’oceano fino al punto da creare nel suo sottosuolo, su una linea di più di 1500 km, delle sovrapposizioni di sabbia e di rocce: le isole Tuamotu.
Magellano, le attraversò miracolosamente di filata senza vedere un solo atollo. Il portoghese Queiros le scoprirà nel 1605 e Bougainville le soprannominerà giustamente l’ Arcipelago Pericoloso.
E’ un paradiso formato da isolotti corallini che galleggiano su una distesa di mare e di spiagge incontaminate, lambite solo dal blu dell’oceano e dalla carezza del sole.
L’unico rumore che si sente è quello delle onde che si infrangono contro la barriera corallina, mentre all’interno gli atolli profumano di mille fiori. Le lagune brulicano di vita e le acque purissime permettono la coltivazione delle famose perle nere, rare ed uniche al mondo.
Le isole rappresentano quindi un ambiente perfetto per gli amanti del diving e per tutti coloro che vanno alla ricerca di un rifugio “fuori del mondo”, dove vivere in perfetta armonia con la stupenda natura di questi luoghi.
Gli abitanti vivono di pesca, della produzione della copra (polpa di cocco essiccata) e della coltivazione delle perle. Abitano in piccoli villaggi di casette dai muri imbiancati a calce, arredate semplicemente ma molto curate e ricche di allegre decorazioni, cuscini, collane e oggetti di artigianato locale fatti con le conchiglie.
L’arcipelago vanta l’atollo più grande della Polinesia e il secondo più grande del mondo. Si tratta di Rangiroa il cui nome in polinesiano, significa Cielo Immenso. E’ un anello corallino che non supera mai i 300 metri di larghezza ma si allunga per un perimetro di oltre 200 km e la laguna interna è così ampia che da una sponda non è possibile scorgere la riva opposta.
Venti e condizioni di navigazione:
Le isole delle Tuamotu hanno l’aspetto di delicati anellini di sabbia incastonati nelle lagune turchesi.
L’arcipelago è infatti composto da piccoli atolli corallini, che ospitano Resort esclusivi e tranquilli.
I principali sono Rangiroa, Manihi, Tikehau e Fakarava; gli altri tra cui Anaa, Arutua, Kaukura, Mataiva, Nukutavake, Takapoto e Takaroa, racchiudono villaggi dove è possibile affittare abitazioni in pensioni private molto spartane per vivere in simbiosi con le popolazioni locali.
Le meravigliose barriere coralline e le trasparenti lagune circondate da strisce di sabbia bianca sono un vero paradiso per le immersione e lo snorkelling.
Clima tropicale oceanico, caldo umido, con temperature dai 24 ai 27°C. Gli alisei più o meno forti, che soffiano tutto l’anno, possono causare temporali passeggeri. Durante la stagione calda, da novembre a marzo, il tasso di umidità sfiora il 100%! A dicembre e a gennaio le piogge calde persistono a volte anche per alcune settimane consecutive. Date preferenza alla stagione secca, che inizia ad aprile: le giornate sono soleggiate e le notti rinfrescate dall’hupe o vento di montagna. Maggio-giugno e settembre-ottobre sono i periodi migliori per viaggiare.
Le previsioni meteo aTuamotu si basano su una piattaforma di calcoli che prende in considerazione i dati storici degli ultimi 10 anni e le previsioni basate su alcuni criteri come la temperatura ambientale, l’umidità, la temperatura dell’acqua, il vento e il sole.
Altre informazioni:
Voli
Le Tuamotu si estendono su oltre 20000 km2, a oltre 350 km da Tahiti per quanto riguarda le isole più vicine (1 ora e 30 minuti di volo). Tahiti dista circa 16500 km da Roma: circa 26 ore di volo sulla rotta più corta (con due scali).
Aeroporti
L’aeroporto internazionale di Tahiti-Faaa si trova a 5,5 km da Papeete, raggiungibile in taxi a un prezzo forfait di circa 15 euro (chiedete sempre il prezzo della corsa prima di salire) o in autobus (2 euro circa). Su Moorea l’aeroporto si trova a Temae, nella zona nord orientale dell’isola. Potrete raggiungere i principali alberghi della città in autobus (circa 2 euro) e in taxi (circa 10 euro). Su Bora Bora l’aeroporto si trova sul motu Mute (a nord), cioè sull’anello corallino che separa la laguna dall’oceano. Un motoscafo veloce (gratuito) vi accompagnerà fino al molo di Vaitape, centro amministrativo di Bora Bora.
Sicurezza
Per quanto riguarda la balneazione, sono necessarie alcune raccomandazioni: i coralli hanno scheletri aguzzi taglienti come il vetro. In caso di ferita dovete assolutamente disinfettarvi con alcool o limone verde. Altrimenti le cellule coralline si propagheranno nei tessuti. Fate attenzione anche al temibile pesce pietra (una specie di scorfano) e all’elegante scorfano rosso dalle pinne a pennacchio: sono entrambi velenosi e se vi pungono correte dal medico. Evitate anche le conchiglie della famiglia dei conus. Infine non avventuratevi vicino alle barriere coralline, nelle passe e sui passaggi esterni, dove ci sono gli squali. Non immergetevi di notte e se praticate la pesca subacquea sbarazzatevi dei pesci feriti. Sappiate inoltre che quando gli squali sono all’interno della laguna non rappresentano una minaccia per i bagnanti. Potete osservarli con maschera e tuba senza correre rischi.
Lingua
Tahitiano e francese. Nei luoghi turistici si parla anche l’inglese.
Formalità e visti
Per i cittadini italiani è sufficiente la carta di identità, ma fate attenzione perché in caso di scalo negli Stati Uniti è obbligatorio il passaporto.
Nel caso in cui abbiate il passaporto a lettura ottica rilasciato tra il 2001 e il 2005 (fino al 26 ottobre escluso), non avrete bisogno del visto. Nel caso in cui il passaporto sia più vecchio o più recente, dovrete fare richiesta per un visto di transito presso il consolato americano. I passaporti biometrici (che consentono l’esenzione dal visto) sono ormai disponibili in Italia.
Attenzione: dal 24 maggio 2004 è obbligatorio presentare un documento, passaporto o carta d’identità, per i voli interni in Polinesia.
Religioni
La maggioranza della popolazione è protestante (51%); seguono cattolici (34%), mormoni (3%), sanitos (dissidenti mormoni, 3%) e avventisti (2%).
Moneta
L’unità monetaria è il franco CFP (XPF). Il suo andamento è stabilito in base all’euro secondo una parità fissa: 100 F CFP = 0,83 euro o 1 euro = 120 F CFP. I pagamenti con carta di credito (Visa, American Express, EuroCard/MasterCard) sono accettati negli hotel. Troverete banche nelle isole di Hiva Oa (ad Atuona, aperta dal lunedì al venerdì dalle 7:30 alle 11:30 e dalle 13:30 alle 16:00), Nuku Hiva (a Taiohae dal lunedì al venerdì dalle 7:30 alle 11:00 e dalle 13:30 alle 16:00) e Ua Pou (ad Hakahau, dal lunedì al giovedì dalle 7:30 alle 11:30 e dalle 13:30 alle 16:00, il venerdì dalle 7:30 alle 14:30). Non ci sono bancomat sulle Isole Marchesi.
Salute
Nessuna vaccinazione è d’obbligo, ma è meglio assicurarsi che tutte le vaccinazioni comuni siano state aggiornate. Non dimenticate la protezione solare a schermo totale, il cappello e gli occhiali da sole. L’acqua del rubinetto è potabile.
Elettricità
220 V. Le prese sono identiche a quelle francesi.
Telefono
Per chiamare la Polinesia francese dall’Italia comporre il prefisso internazionale 00 + 689 seguito dal numero a 6 cifre del corrispondente.
Per chiamare dalla Polinesia francese verso l’Italia comporre il prefisso internazionale 00 + 39 seguito dal numero desiderato comprensivo di 0 iniziale.
PORTI DI IMBARCO: TIKEHAU – FAKARAWA